Fare “empowerment” significa abilitare, mettere nelle condizioni qualcuno di acquisire un potere. E di che potere si tratta?
Vi sono persone che vivono stati di emarginazione e di esclusione all’interno della società. Persone che tuttavia sono portatrici di un valore umano enorme, inestimabile, come chiunque altro d’altronde. Valore che purtroppo per ragioni di contesto sfavorevole e di fragilità personale rimangono bloccate, e quindi vengono “scartate” dal mondo del lavoro e dalla società.
La buona notizia in questo caso è che esistono storie di manager e imprenditori capaci di sbloccare questo valore tramite modelli di business centrati sulla persona e finalizzati a produrre empowerment. Proprio questa è la testimonianza di molti imprenditori, che oggi vengono chiamati “imprenditori sociali”. La sfida pertanto è quella di capire il funzionamento di tali modelli di business:
Da dove nasce e come funziona un modello di business orientato all’empowerment?
Fare un’impresa: come riconciliare l’orientamento al mercato con un fine sociale?
Start-up e business modelling a impatto sociale
L’identificazione, la scelta e l’implementazione di un modello di business sono fattori critici di successo per una start-up. L’identificazione non è un processo teorico, sebbene tutto parta da un’intuizione. E’ un processo di empirico che vede nella sperimentazione di un concept e nel pivoting un percorso che necessita di tempo e di una metodologia. La scelta del modello di business necessariamente comporta un concept testato, un mercato da soddisfare e di un soggetto disposto ad investire. Segue quindi l’implementazione con una struttura ed un team in grado di poter conseguire degli obiettivi. Queste sono le sfide nell’ambito di chi vuole avviare una start-up. Ma coloro i quali si propongo di generare un impatto questo non basta: generare impatto significa identificare un beneficiario, capirne le fragilità e le potenzialità, ed infine valorizzarne il ruolo. La vera sfida è fare tutto questo con una prospettiva di sostenibilità economica ed impatto sociale reale.
Innovazione e creatività
Brainstorming, idea generation, lateral thinking
L'innovazione migliore non nasce dall'intuizione inidividualistica, ma passa tramite la relazione, il dialogo, il confronto e la creatività. Un approccio umanisitico aiuta a far lavorare i gruppi in questa direzione, stimolando il pensiero laterale (la capacità di pensare out-of-the-box), spingendo il ragionamento fuori dalla comfort zone
e innescando processi interpersonali dinamici capaci di attivare e sostenere l'inventiva e la genialità di ciascuno.
La business transformation passa tramite innovazione e creatività e queste attitudini sono attivabili per chiunque, se si segue un processo appositamente studiato e seguito da facilitatori esperti.