Ambiti

PEOPLE MANAGEMENT

Cosa sono le persone per l’impresa? Cosa l’impresa nella vita delle persone?
Nell’organizzazione aziendale si è andata a definire nel tempo come “Risorse umane” la funzione preposta ai temi delle persone che lavorano all’interno della impresa.
Inevitabilmente le parole si auto-realizzano e nelle organizzazioni le persone sono state trattate da risorse, da consumare al meglio al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali.
Qualche passo avanti quando abbiamo iniziato a definire le persone un capitale, quindi qualcosa su cui in parte anche investire.
L’impresa è una comunità di persone.
Se sposiamo questa visione le persone non sono né risorse, né capitale ma piuttosto sono l’impresa stessa. Le persone danno vita alla impresa nel loro impegno e contributo e nel sistema di relazioni umane che si sviluppa e che realizza l’impresa. L’impresa come comunità di persone, come (eco)sistema di relazioni.
Questo comporta anche una riflessione sul rapporto fra la persona ed il lavoro. A cerchi concentrici la persona può vivere il lavoro come semplice occupazione (job), come desiderio di progresso attraverso la carriera (career), come piena vocazione professionale (calling). Nel primo caso vivrà il lavoro come mezzo per le risorse utili a realizzarsi in altri ambiti, nel secondo come strumento di crescita, nel terzo come tramite per la realizzazione del proprio contributo, scopo.
In questo senso l’organizzazione ed il people management dovranno sempre più passare dalla attuale attenzione alla standardizzazione e alla conformità ad una tensione verso la massimizzazione del contributo distintivo delle persone, individualmente e collettivamente. I temi di attenzione ancora più che le mansioni, le attività e gli obiettivi dovranno essere una evoluzione:
- Dal well being al whole being: ovvero una visione integrale della persona in mente, corpo, cuore e spirito
- Dal team working alla communityship: nutrire il senso di comunità fra le persone attraverso il “purpose” e le qualità umane
- Dal work-life balance alla life integration: sostenere momenti virtuosi perché le diverse dimensioni (lavoro, famiglia, impegno sociale…) si alimentino positivamente a vicenda.
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LEADERSHIP

Se si è un buon manager non si può essere un pessimo padre o una pessima madre. O meglio, dipende da noi. Se riesci a trovare soluzioni vincenti per la tua impresa, allora sei in grado di farlo anche in famiglia, nel sociale, in politica. La leadership di ciascuno di noi si traduce nella capacità di leggere la realtà e di condurre le risorse di cui ha la gestione in modo chiaro e deciso, portandole al raggiungimento dei risultati di cui si è responsabili. Per diventare una guida credibile, un leader deve necessariamente andare oltre se stesso facendo qualcosa in più del necessario. Deve sentire l’urgenza del bene comune. Deve essere un testimone credibile dando l’esempio per ottenere la fiducia delle persone che lavorano con lui. Deve dare la vita per il progetto in cui crede. Solo così riuscirà a valorizzare pienamente i talenti di ciascuno. Prendere una decisione non è mai facile così come diventare il punto di riferimento costante dei propri collaboratori.

Una volta Rosalynn Carter, moglie del presidente Jimmy Carter che si è battuta per anni per i diritti delle persone affette da malattie mentali, disse: “Un leader porta le persone dove vogliono andare. Un grande leader porta le persone dove non vogliono andare necessariamente, ma dove dovrebbero essere”.
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COMUNICAZIONE E MEDIA DIGITALI

Essere e comunicare non sono due momenti distinti. Noi siamo ciò che diciamo, esprimiamo, trasmettiamo agli altri con le parole e con i nostri comportamenti online e offline. La comunicazione non è un'azione strumentale per trasmettere un messaggio, è relazione con l'altro che ci fa capire meglio noi stessi. Non si può non comunicare così come non si può non essere.
Siamo in un mondo iperconnesso che con la dimensione digitale ha aperto possibilità di relazione prima neanche pensabili, è il momento di coltivare queste possibilità per renderle pienamente umane. 
La sfida ha aspetti tecnici ma è anzitutto umana e culturale, e si può sintetizzare in due questioni fondamentai per aziende, organizzazioni e professionisti: 
  1. È cambiato e sta cambiando radicalmente il rapporto dell'uomo con il sapere e le modalità degli esseri umani di entrare in relazione tra loro.
  2. Le competenze di base di comunicazione (per capire il mondo, farsi capire e per capire l'altro) sono richieste a tutti e non solo agli addetti ai lavori: sono come il "saper leggere e scrivere" di 50 anni fa.
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SOSTENIBILITA'

Il tema della sostenibilità è sempre stato cruciale per le aziende, solo che oggi oltre alla questione della sostenibilità economica delle proprie scelte ci si è resi conto che è necessario affrontare anche il tema della sostenibilità sociale e ambientale. Il punto di partenza è il riconoscimento di un dato inopinabile: qualsiasi attività imprenditoriale vive in un contesto umano e naturale che, se danneggiato, diventa un problema anche per essa.
La sostenibilità è quindi diventata la parola chiave che riassume in sé tutte le sfide dell’umanità per i prossimi decenni. Di fronte ad essa è possibile (ancora per poco) disinteressarsene oppure affrontarla in maniera passiva, limitandosi a rispettare gli standard di legge come un’imposizione che porta solo a perdite. C’è però un altro atteggiamento, attivo e vincente, che trasforma l’attenzione a società e natura in una strategia di successo…

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INCLUSIONE

In ogni azienda si consuma un paradosso: da un lato vi è una necessaria ricerca di l'identità e armonizzazione interna, dall’altra proprio in essa vi lavorano una serie di persone differenti, ciascuna con la propria specificità e unicità. Il mosaico sociale è tanto più ben fatto quanto la data azienda sa essere inclusiva. Inclusione significa, infatti, capacità di accogliere le varie diversità in maniera rispettosa e vincente, senza rinunciare alla propria identità.
Scopo di una strategia di inclusione è mettere le persone all'interno di un ambiente che permetta loro di esprimere il proprio meglio per sé e per l'azienda, senza cadere nell'omologazione ma anzi valorizzando qualsiasi diversità (età, genere, cultura, abilità, etc.). Inoltre c’è da considerare che un’azienda più inclusiva è un’azienda più innovativa, elastica, attrattiva verso i talenti e motivante al proprio interno.

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INNOVAZIONE E IMPATTO SOCIALE

E’ attualmente in corso un cambiamento paradigmatico del modo di concepire il business e l’economia in generale: dal ritorno economico al tema più ampio dell’impatto. Fare impresa oggi significa generare impatto sotto diversi punti di vista: impatto economico, impatto ambientale, ma anche e soprattutto impatto sociale. Pertanto, le imprese hanno oggi una grande opportunità: guidare il cambiamento generando un impatto sociale tramite modelli di business innovativi, capaci di mettere la persona e le comunità al centro della loro azione. Fare impatto sociale significa governare questo processo in maniera proattiva, significa creare nuovi spazi di mercato e valorizzarli portando valore condiviso tra l’impresa e le comunità di persone che la compongono circondano. 
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